CIRC. N. 159 – ULTERIORI INDICAZIONI OPERATIVE PER LE ATTIVITÀ DIDATTICHE A DISTANZA
CIRCOLARE N. 159 DEL 19/03/2020
AI DOCENTI
OGGETTO: ULTERIORI INDICAZIONI OPERATIVE PER LE ATTIVITÀ DIDATTICHE A DISTANZA
Dopo aver visionato il Registro Elettronico si è constatato che alcuni Docenti stanno disattendendo le indicazioni fornite a livello ministeriale e anche di Istituto. Pertanto i Docenti, nel documentare la loro attività didattica “a distanza”, sono invitati a procedere rispettando tali indicazioni. In particolare si richiamano le note ministeriali diramate sull’argomento (n. 278 del 6/03/2020, n. 279 dell’8/03/2020 e n. 388 del 17/03/2020) e le circolari (n. 151 del 05/03/2020, n. 152 del 06/03/2020, n. 155 del 09/03/2020 e n. 158 del 18/03/2020), atti tesi tutti a esercitare una funzione di indirizzo e orientamento in una situazione nuova e per la quale non esistono precedenti amministrativi e riferimenti normativi.
Soprattutto l’ultima nota ministeriale chiarisce bene alcuni temi, ovvero cosa si intenda per didattica a distanza, la questione della privacy, la progettazione delle attività, l’attenzione agli alunni con disabilità e con BES, la valutazione delle attività didattiche a distanza.
Riguardo la didattica a distanza vi si legge che questa, nelle attuali difficili settimane, ha avuto e ha due significati: da un lato, sta servendo a “mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza”, combattendo “il rischio di isolamento e di demotivazione”. Dall’altro lato, è essenziale per “non interrompere il percorso di apprendimento” e testualmente vi si legge che
[…] le attività di didattica a distanza, come ogni attività didattica, per essere tali, prevedono la costruzione ragionata e guidata del sapere attraverso un’interazione tra docenti e alunni. Qualsiasi sia il mezzo attraverso cui la didattica si esercita, non cambiano il fine e i principi. Nella consapevolezza che nulla può sostituire appieno ciò che avviene, in presenza, in una classe, si tratta pur sempre di dare vita a un “ambiente di apprendimento” […] Il collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, videolezioni, chat di gruppo; la trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali e l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica, con successiva rielaborazione e discussione operata direttamente o indirettamente con il docente, l’interazione su sistemi e app interattive educative propriamente digitali: tutto ciò è didattica a distanza. […]
Quindi, il semplice invio di materiali didattici o la nuda e cruda assegnazione di compiti, lo ribadisco ancora una volta, non sono didattica a distanza! Non lo sarebbero neppure “in presenza” perché sono atti privi di elementi che possano sollecitare l’apprendimento. E questo perché, così come in presenza, è sempre necessario il momento della relazione tra docente e alunni, momento attraverso il quale il primo restituisce ai secondi il senso di quanto da essi fatto autonomamente. In tal senso occorre facilitare la costruzione della “classe virtuale” (per es. in G Suite facilmente realizzabile con Classroom) per tessere quella relazione.
Come accennato in principio a proposito dell’Agenda nel Registro Elettronico, ritengo che la sua ordinata e puntuale compilazione sia un momento di fondamentale importanza perché sopperisce ciò che si sarebbe dovuto fare “in presenza” apponendo la propria firma ed esplicitando l’argomento della lezione. Ho visto Agende fitte di appuntamenti, compiti, pagine di libro da studiare, con scompigliate sovrapposizioni tra discipline e con carichi spropositati. Occorre assolutamente evitare sovrapposizioni e curare che il numero di compiti sia concordato tra i docenti, in modo da scongiurare un eccessivo carico cognitivo. Come già detto nelle citate precedenti circolari, credo che, senza dover seguire pedissequamente il proprio orario di servizio e prevedendo massimo una video-lezione per materia a settimana, programmare in Agenda massimo due interventi didattici a giornata, considerando cinque giorni, dal lunedì al venerdì, sarebbero contemplate ampiamente tutte le discipline e si otterrebbe un giusto equilibrio. L’annotazione in Agenda è completa se prevede, oltre l’argomento trattato, gli strumenti digitali e/o la piattaforma utilizzati. La citata nota prosegue, poi, specificando la necessità di raccordo tra le proposte didattiche dei diversi docenti del Consiglio di Classe e ciò per “evitare un peso eccessivo dell’impegno online, magari alternando la partecipazione in tempo reale in aule virtuali con la fruizione in autonomia in differita di contenuti per l’approfondimento e lo svolgimento di attività di studio”.
La nota n. 388 affronta, inoltre, la questione della privacy connessa all’uso di piattaforme digitali nell’attività didattica a distanza e si legge che la scuola, se all’atto dell’iscrizione dell’alunno ha adempiuto nel chiedere il consenso per il trattamento dei dati, non deve ulteriormente farlo dato che la didattica, in qualunque modo questa si espliciti, in presenza come a distanza, è uno dei suoi fini istituzionali. L’uso della piattaforma G Suite, tuttavia, prevede che gli interessati abbiano preso visione di una specifica informativa. Questa sarà appositamente consultabile in una pagina dedicata sul sito web della scuola.
Circa la progettazione delle attività le indicazioni ministeriali prevedono un riesame della programmazione didattica individuale inizialmente prevista ad inizio d’anno al fine di rimodulare gli obiettivi formativi sulla base delle nuove attuali esigenze. Tenuto conto della sospensione delle attività didattiche sino al 3/04, ogni docente, quindi, dovrà rimodulare la propria programmazione solo nella parte che attiene alle attività didattiche svolte non più in presenza ma a distanza, evidenziando i materiali di studio e la tipologia di gestione delle interazioni con gli alunni. Qualora la sospensione venga protratta, si programmerà ulteriormente di conseguenza.
Per quanto riguarda gli alunni con disabilità non si può prescindere dal PEI, dal processo di inclusione ivi previsto e dallo stato della sua realizzazione. Raccomando ai docenti di sostegno di mantenere il contatto in qualsivoglia maniera con l’alunno e tra l’alunno e gli altri docenti curricolari, continuando, così come in presenza, a personalizzare il materiale didattico da far fruire a distanza con modalità concordate con la famiglia. Occorre ricordare che l’alunno con disabilità ha diritto alla cura educativa da parte di tutti i docenti, non solo da parte del docente di sostegno e dunque è richiesta una particolare attenzione per garantirgli pari opportunità in ogni attività didattica.
Per quanto riguarda gli alunni con DSA e con BES occorre rammentare la necessità, anche nella didattica a distanza, di prevedere l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi come da PDP approvato dal Consiglio di Classe e sottoscritto dalle famiglie.
Ultimo aspetto previsto nella citata nota e che è necessario richiamare è la valutazione delle attività didattiche a distanza, argomento alquanto delicato e spinoso. Le indicazioni ministeriali fanno riferimento al dovere di ogni docente di valutare il processo di apprendimento degli alunni e al diritto di questi ultimi a veder valutato questo processo. È compito di ciascun docente, cioè, procedere alla valutazione in itinere degli apprendimenti, per procedere poi alla proposta di valutazione finale. Le forme, le metodologie e gli strumenti per procedere alla valutazione (di quella in itinere come di quella finale) hanno come riferimento i criteri approvati dal Collegio dei Docenti e contenuti nel PTOF. Resta inteso, però, che la valutazione finale frutto della riflessione sul processo formativo compiuto dall’alunno nel corso dell’attuale periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza è in capo all’intero Consiglio di Classe.
Tanto mi premeva comunicarvi in questo tempo di misure contenitive e di premura per la salute collettiva, tempo durante il quale, devo dirvelo, la nostra scuola sta dimostrando responsabilità e spirito di sacrificio.
Colgo l’occasione per abbracciarvi tutti virtualmente
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
GIOVANNI MARIA MUTZU